New Interview for Interview Magazine!

by - giugno 08, 2014


E' finalmente uscita una nuova intervista di Douglas su "Interview Magazine"  insieme a due bellissimi scatti!


Per potere leggere l'intervista cliccate qui!




Sedersi a chiacchierare con Douglas Booth è un pò come guardare il sole. Il ventuenne attore britannico ha quel tipo di aspetto incredibilmente bello che potrebbe essere una fonte di distrazione, se non addirittura scoraggiante, ma fortunatamente è altrettanto talentuoso. All'inizio è apparso sotto i riflettori interpretando i panni di Boy George nel film biografico tv "Worried About The Boy", poi Booth è passato dalle produzioni della BBC a quelle di Hollywood, prima con il ruolo principale del dannato in "Romeo&Juliet" di Carlo Carlei per poi interpretare il marito del personaggio di Emma Watson nel "Noah" di Darren Aronofsky. Quest'anno lo possiamo vedere nei panni di un ragazzo ricco e villano nel dramma "The Riot Club" Lone Scherfig. Nel febbraio del 2015, vedremo Booth per i fratelli Wachowski nell'attesissimo sci-fi "Jupiter Ascending", una pellicola dove finalmente l'attore avrà la sua nave spaziale personale.

T. COLE RACHEL: Vivi a Londra, quando non stai lavorando?

DOUGLAS BOOTH: Sono cresciuto a Londra, ed è lì che trascorro la maggior parte del mio tempo. A meno che io non abbia una buona ragione per non esserci, sarò sempre a Londra.

RACHEL: Che cosa fai durante il tuo tempo libero?

BOOTH: Mi piace viaggiare, ma sinceramente mi piace davvero starmene a casa a Londra e trascorrere del tempo con i miei amici. Amo anche andare al cinema. Questa è ancora la mia forma preferita di fuga, e di solito finisco per andarci da solo. Mi piace andarci da solo, senza nessuna fonte di distrazione. Recentemente sono andato a vedere "La Grande Bellezza" [2013] da solo. Non avevo mai provato una simile esperienza cinematografica così profonda fino a quel momento.

RACHEL: Tutti sono molto entusiasti di Jupiter Ascending. Hai già visto il film?

BOOTH: No! Nessuno lo ha visto. Beh, sono sicuro che alcune persone lo hanno già visto. Fanno [si riferisce ai fratelli Wachowski]delle proiezioni per amici e per la famiglia per i loro film, ma in genere sono davvero delle proiezioni segrete. In realtà ho avuto paura di dire troppo su questo film, ho sempre timore che la Warner Bros possa citarmi in giudizio.

RACHEL: Mentre giravi il film recitavi in un set pieno di schermi verde oppure dovevi recitare facendo finta di avere di fronte delle cose che effettivamente non c'erano?

BOOTH: Si,sicuramente più di Noah. La maggior parte di Jupiter è stato girato in uno studio, ma abbiamo girato alcune scene in una cattedrale, che sostanzialmente serviva come set per l'interno della mia astronave. Era abbastanza gotica.

RACHEL: Il tuo personaggio ha la sua astronave?

BOOTH: Oh sì. Il mio personaggio non è coinvolto in troppe sequenze d'azione, ma ha sicuramente la nave più bella. Il mio personaggio deve avere la nave più cool.

RACHEL: Per un sacco di attori avere l'opportunità di fare un film di fantascienza o di un vero e proprio kolossal di tipo Hollywoodiano è un sogno che si avvera. Sei cresciuto guardando quei tipi di film?

BOOTH: Si. Quando ero un bambino, correvo nel mio giardino agitando un bastone e fingevo di essere un milione di persone diverse. Questo è il motivo per cui sono diventato un attore. Per essere in grado di vivere mille vite diverse nella mia vita, è qualcosa che  mi ha affascinato da sempre. Non ero contento di essere solo una persona per il resto della mia vita.

RACHEL: Eri molto giovane quando hai iniziato, giusto?

BOOTH: Avevo 16 anni, adesso ne ho 21 anni, quindi è da cinque anni che faccio l'attore.

RACHEL: Hai sempre avuto la sensazione che saresti diventato un attore?

BOOTH: Non da sempre, ma da un pò di tempo. Sapevo che volevo fare qualcosa di creativo. Io sono dislessico, quindi ho davvero faticato a scuola. Sapevo che non sarei mai finito dietro ad una scrivania per fare dei conti. Quando ero bambino, ho iniziato a suonare la tromba perchè volevo diventare un musicista jazz, ma all'età di 13 o 14 anni, quando la maggior parte dei tuoi coetanei suona la chitarra rock cercando di essere il più figo possibile, non è così facile tirate fuori la tua tromba per attirare le persone. Non sembrava cool all'epoca, ma in realtà lo è fottutamente.

RACHEL: Quando è stata l'ultima volta che hai suonato una tromba?

BOOTH: Circa un anno fa? Non si può  così facilmente riprendere a suonare. In realtà bisogna allenare i muscoli delle labbra. E 'difficile.

RACHEL: Così, quando il jazz è fallito, la recitazione ha preso il sopravvento?

BOOTH: Sì, mi hanno ingaggiato per una recita scolastica. Ho capito che era sul palco dove mi sentivo più a mio agio, dove ho potuto davvero esprimermi, quindi mi sono concentrato su quella. In quel momento non avevo davvero un piano B, non l'ho mai avuto.

RACHEL: E 'un business difficile e bisogna imparare presto come gestire un rifiuto. Per un bambino non è difficile accettarlo?

BOOTH: Mi ricordo che qualcuno diceva a mia mamma che doveva essere glamour avere un figlio che recita nei film. Non avevano idea di quanto fosse difficile per lei. Per lei, era come vedere il suo bambino affrontare più colloqui di lavoro ogni settimana. Poi, in caso di ti assumessero per un lavoro, dovevi sempre sentire qualcuno che ti segnalava ogni difetto e ogni debolezza. Dovrei essere l'ultima persona sulla terra a lamentarmi su ciò che faccio, mi sento molto fortunato e so che ci sono un milione di posti di lavoro nel mondo che sono molto più faticosi, ma non è sempre una cosa facile o glamour la recitazione, questo è sicuro. Ci sono stati sicuramente momenti in cui volevo scappare e fare qualcosa di diverso. Alcuni miei amici hanno mollato e sono diventati maestri di sci o lavorano nei bar alla moda, e spesso li invidiavo, ma so che al loro posto mi sarei rapidamente annoiato con quel tipo di vita. Ho sempre bisogno di spingermi oltre.

RACHEL: Sei cresciuto a Londra, come è stato per te andare a Los Angeles per la prima volta? Sembra essere un rito di passaggio per ogni giovane attore.

BOOTH: Sono andato lì quando ero molto giovane e sono stato lì per un paio di settimane. Uno dei miei migliori amici vive lì, questo ha reso tutto molto più facile. Sono andato lì circa 40 volte per degli incontri ma tutto è molto confuso. Penso che Hollywood sia interessante. Come attore credo che andare a Hollywood sarebbe orribile almeno che non si sia stati effettivamente invitati. Sono stato fortunato, però. Quando vado a Los Angeles, di solito è per un motivo, per incontrare un regista o qualcosa del genere, ma sono sempre così felice di tornare a Londra.

RACHEL: Chi era il tuo attore modello?

BOOTH: Non c'è una sola persona, ma ci sono sicuramente degli attori di cui ammiro la carriera. Ad esempio la carriera di Leonardo DiCaprio, lo ammiro per la sua capacità di equilibrare il successo commerciale e quello artistico. Ammiro Sam Rockwell. Mi piacerebbe essere conosciuto come un attore camaleontico. Essere in grado di modificare drasticamente il mio aspetto, come ho fatto durante l'interpretazione di Boy George, è davvero emozionante per me.

RACHEL: E' stato davvero un inizio di buon auspicio per qualsiasi carriera. Hai incontrato Boy George per allenarti per la parte? 

BOOTH: Oh sì. E' stato emozionante avere 17 anni e stare in piedi su un palco vestito come Boy George, indossando i suoi veri abiti del 1980. Lui è una persona incredibile, con un cuore così grande. Mi ha detto, "Da questo momento diventeremo amici per la vita!" e mi auguro che lo sia davvero. 

RACHEL: Sei un perfezionista quando si tratta del tuo lavoro? 

BOOTH: Beh, io non credo di aver assolutamente raggiunto la perfezione, ma forse un giorno diventerò un perfezionista. Sono ancora ai primi passi della mia carriera, quindi ho tanto da imparare e molto da capire. E cos'è la perfezione in ogni caso? Penso che sia più importante cercare la verità piuttosto che cercare di essere perfetto, ad essere onesti.








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